Destinazioni
"Il viaggiatore viaggia solo
E non lo fa per tornare contento
Lui viaggia perché di mestiere ha scelto il mestiere di vento." [M. di L.]
Era un pomeriggio di febbraio, ero al bar con un amico, il cameriere aveva appena portato i caffè. Tra una chiacchiera e l'altra iniziammo a parlare di viaggi. Una situazione che capita spesso specialmente quando ci si conosce da poco tempo. New York, Lisbona, Parigi, Madrid, Berlino, il suo amore per Londra.
I: "mi piacerebbe molto vedere Londra, Berlino"
F: "perché non ci sei mai stata?"
[ecco... perché?... credo che in quel frammento di secondo per me il tempo si sia fermato.
Perché ho viaggiato poco o nulla? Non potevo? Non volevo? Non sapevo come?]
I:"ho sempre rinviato, non mi andava di partire da sola"
F:"perché hai paura di partire da sola?"
I:"Io? No."
[una coerenza inoppugnabile!]
F:"allora? Sai quante donne lo fanno? Se si va negli ostelli non si spende nemmeno molto"
Ci sono dei momenti in cui anche uno sconosciuto ti può far capire qualcosa su te stessa che ti fa riflettere. Quando si dice che le parole cadano esattamente dove erano attese da anni! Si corre il rischio di sentirsi in parte molto stupidi a non aver pensato prima ad una cosa davvero molto banale, in parte impotenti, ma è un rischio che dovremmo prima o poi correre tutti.
Non siamo nell'epoca ellenica dove gli Ulisse partivano per mare e le Penelope rimanevano a tessere tele in loro attesa. Non siamo nemmeno nei più recenti anni '50, dove la donna era una figura prettamente casalinga. Non siamo nemmeno più nei '90, quando un viaggio in aereo poteva permetterselo solo una ristretta cerchia di persone. Siamo nell'epoca di internet, del low-cost, ed è tutto all'apparenza molto semplice e ricco di opportunità.
Questo discorso su internet e le opportunità non è la prima volta che mi viene in mente come, inoltre si sente dire spesso. Riflettendo a riguardo, mi sono posta il problema di legare il binomio internet-opportunità alla parola stimoli. Perché? Le parole sono il mezzo generale con cui gli uomini si influenzano reciprocamente in quanto si associano ad un significato ben preciso, ma quello su cui rifletto è che senza ascoltare la parola "giusta" al momento "giusto" non raggiungeremmo mai lo stimolo che ci spinge ad agire: non adremmo mai su internet, non le cercheremmo nemmeno le opportunità!
Quindi?
Quindi nel momento in cui mi sono resa conto di essere una donna consapevole di vivere liberamente nel suo tempo ho deciso di liberarmi dai preconcetti che mi sono accollata giudicandoli impossibili:
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potrei annoiarmi o sentirmi sola
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non mi sentirei al sicuro
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vorrei viaggiare più spesso quando ne ho voglia, ma devo tener conto delle esigenze degli altri
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vorrei del tempo per me stessa, ma non saprei come organizzare un viaggio
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ho sempre organizzato viaggi per gli altri, vorrei farne uno in cui sentirmi libera
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vorrei conoscere posti nuovi ma non ho alcuna idea di come si faccia
Da sole come si fa?
Questa è, in definitiva, la domanda principale. Se te la stai ponendo, vuol dire che hai già fatto il primo passo per viaggiare da sola. Per il secondo passo invece proverò ad aiutarti con la mia esperienza.
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